Finché noia non ci separi
7:15 di lettura ‣ Perché gli OKR funzionano così bene? ‣ Great resignation e quiet quitting ‣ 4 ingredienti per lavorare sempre nel “flusso”
Hey, buon lunedì.
Che bello ritrovarti nella newsletter di STRTGY.
Siamo appena entrati nell’ultimo 30% dell’anno.
Forse quello più intenso.
Sicuramente lo sarà per me perché sto chiudendo l’editing del libro che nel mentre, proprio il giorno del mio compleanno ha raggiunto e superato la quota necessaria per il crowdblishing sul sito di Flacowski.
Devo confessare che avevo sottovalutato la complessità della faccenda e questo tuttavia non mi ha demoralizzato, tutt’altro. Ha messo in evidenza le mie inefficienze. Mi ha spinto a mettere in discussione, spesso riprogettandoli completamente, gran parte dei processi che avevo messo in piedi per gestire questo progetto.
Un lavoro nel lavoro che mi sta dando grande piacere. Anzi posso dire senza dubbio che il piacere di lavorarci è aumentato all’aumentare della difficoltà.
In particolare ho sperimentato su me stesso che la motivazione è aumentata nel momento in cui ho messo in discussione gli OKR che mi ero auto-assegnato.
Adesso mi capita di perdere la percezione del tempo e mi ritrovo a passare 4 o 6 ore consecutive al computer senza sentire fatica. Per questo ho deciso di andare a fondo su questa cosa, fare reverse engineering di ciò che ha incrementato la motivazione per tre motivi:
scrivere un libro più utile,
permettere ai miei collaboratori di avere lo stesso piacere
e permettere anche a te di fare lo stesso.
Potrai dire “io c’ero”
Gli OKR più di un metodologia sono un movimento fatto di persone che vogliono dare un significato più profondo al lavoro e perché no alla vita in generale. Non so te, ma io gli OKR li uso anche nella vita privata, se ne parlava qui su LinkedIn↗.
Alcuni miei clienti mi hanno confessato che è stato proprio grazie agli OKR che sono riusciti a crescere anche durante la pandemia.
Un KR che ho visto comparire costantemente è la riduzione del turnover. Un risultato che si può ottenere solo lavorando sulla cultura aziendale.
Scrivere MAKE PROGRESS mi ha restituito il tempo di approfondire le motivazioni scientifiche dietro l’efficacia degli OKR.
Mi sono chiesto come mai all’aumento della difficoltà nell’attività aumenta il piacere di continuare a dare il meglio di sé e di quali implicazioni ha tutto questo sul modo di lavorare.
Ma soprattutto, posso costruire un sistema che permetta by-design di far vivere questa sensazione di focus e progresso al maggior numero di persone possibili [in azienda] ?
Nel paragrafo di approfondimento disponibile a questo link ↗ voglio parlarti proprio di questo: di come costruire un’esperienza degna di essere vissuta e del perché non siamo noi a disinnamorarci del lavoro, ma il lavoro a non essere progettato per renderci migliori e più felici.
ALWAYS MAKE PROGRESS⤴
Antonio